mercoledì 31 ottobre 2012

Finalmente in Italia torna CoverBlend: il make-up dermatologico by NeoStrata

In una veste completamente rinnovata...torna ad essere disponibile in Italia il make-up coprente ad effetto antiage della linea Exuviance. Formulazioni fluide e leggere a base di Poli Idrossi Acidi e di pigmenti di ultima generazione che esaltano l'incarnato e rivitalizzano la pelle. Il primo prodotto che sveliamo è il fondotinta Skin Caring Foundation, disponibile in 5 colorazioni.

Distribuito in esclusiva da Experience Srl



mercoledì 24 ottobre 2012

Novità Exuviance by NeoStrata: riempimento rughe localizzato TARGETED WRINKLE REPAIR

L’azienda NeoStrata Company e il suo distributore per l'Italia annunciano con orgoglio il lancio di TARGETED WRINKLE REPAIR, il nuovo sistema di riempimento rughe localizzato della linea Exuviance®. Un prodotto di qualità dermatologica che si utilizza come un normale siero cosmetico, applicandolo ogni giorno direttamente sulle rughe.



Nessun dolore. Nessuna iniezione. Nessun effetto collaterale. Perfetto per ogni tipo di pelle, il prodotto TARGETED WRINKLE REPAIR permette di trattare rughe profonde, rughe di espressione naso-labiali e sulla fronte, oltre a molti altri segni dell'invecchiamento cutaneo.
La formula brevettata si basa su tre sistemi integrati di ingredienti:

T5: incrementa sensibilmente la sintesi del collagene naturale.

NEOGLUCOSAMINA®: amplifica la produzione di acido ialuronico nel derma

PEPTIDI “MATRIXYL": aumentano i livelli di tutte le strutture della matrice cutanea (fibronettina, GAG, collagene)

Insieme, queste tre tecnologie cosmetiche inducono la pelle a produrre proteine di riempimento e a rafforzare la matrice di supporto, proprio in corrispondenza delle rughe del viso, anche quelle più profonde.

Studi di laboratorio su cellule dimostrano nettamente la capacità riempitiva e volumizzante di TARGETED WRINKLE REPAIR, che diventa uno strumento indispensabile da aggiungere a qualsiasi regime cosmetico antietà.

Altri studi effettuati sui consumatori finali hanno messo in evidenza risultati evidenti in poche settimane di utilizzo.  Il 93% dei partecipanti allo studio ha riportato evidenti segni di miglioramento dopo 8 settimane di uso di TARGETED WRINKLE REPAIR. L’86% dei partecipanti ha inoltre mostrato una notevole diminuzione di profondità delle rughe di espressione singolarmente trattate.

NeoStrata Company, Inc., con base a Princeton, New Jersey, è un’azienda americana che ricerca, sviluppa e commercializza  prodotti dermatologici-terapeutici e cosmetici avanzati a base di Poli Idrossi Acidi, Acidi bionici ed Amino-zuccheri.  EXUVIANCE® è la linea completa per trattamenti professionali e domiciliari di farmacosmesi, creata dal Dr. Van Scott e dal Dr. Yu riconosciuti  come leader internazionali nel campo della rigenerazione cellulare della pelle. Tutti i prodotti e metodi Exuviance sono sviluppati da dermatologi, con prove scientifiche di efficacia e studi clinici. La linea Exuviance è distribuita in esclusiva per l’Italia da www.exuviance.it

lunedì 1 ottobre 2012

Attenzione ai "cosmetici fai da te"

Condividiamo questo articolo di Luigi Rigano e Chiara Andolfatto, comparso su Esthetitaly.com, che mette in evidenza luci e ombre della dilagante moda dei cometici "fatti in casa". Attenzione alla sicurezza, alle allergie e alle contaminazioni batteriche!


Il piacere della creazione
Realizzare qualcosa con le proprie mani dà sempre soddisfazione, che si tratti di un dolce improvvisato, di un monile da sfoggiare o di un giardino curato con amore. Se alla gratificazione personale si aggiungono le preoccupazioni economiche in tempo di crisi e la crescente paura delle sostanze “chimiche” (nota bene: noi, con tutti gli esseri viventi, le rocce e i minerali, per il solo fatto di esistere, siamo fatti e circondati dalle sostanze, dette chimiche solo perché studiate dalla chimica) non stupisce il crescente interesse per i cosmetici “fai da te”. Complice anche il passaparola on-line, sta aumentando l’uso di materie prime naturali, impiegate in ricette casalinghe, per la preparazione di prodotti di bellezza estemporanei e magari anche per il sollievo delle lievi irritazioni.



Ricette base e formule complesse
Il mondo del cosmetico “fai da te” è vasto: si passa da preparati molto pratici, elementari, a complesse ricette cosmetiche. Un esempio mutuato dalla tradizione delle nostre nonne: strofinare viso, collo, decolleté e le mani con fettine di cetriolo; un trattamento semplicissimo per una sensazione di freschezza e idratazione alla pelle, che appare anche più liscia e morbida. Aumentando il grado di difficoltà, per ottenere un cosmetico più elaborato, come una crema, occorrono grossomodo le stesse indicazioni necessarie per preparare un piatto complesso in cucina. Ovvero, l’elenco degli ingredienti e le loro quantità relative, il metodo di preparazione, l’ordine di aggiunta, le modalità e i tempi di mescolazione e di cottura, la descrizione delle fasi intermedie e, se previsto, anche l’assaggio finale per verificare che tutto sia andato a buon fine. Per il cosmetico sono però essenziali anche diverse precauzioni aggiuntive…

Sicurezza innanzitutto
Se infatti preparare un cosmetico da sé può rivelarsi divertente ed economico, le convinzioni sull’innocuità del prodotto risultante (“so cosa ci ho messo, sono tutti ingredienti naturali o alimentari, quindi ho preparato un cosmetico sicuro”) possono essere una chimera ingannevole. Innanzitutto perché il prodotto può non essere preservato adeguatamente dalla crescita di batteri, lieviti o muffe. I cosmetici, anche quelli fatti in casa, devono essere molto sicuri dal punto di vista microbiologico. Quelli prodotti industrialmente sono sottoposti a una prova detta challenge test (sfida batterica), ovvero si osserva come la formulazione reagisce a un’aggiunta esagerata di microrganismi selezionati, in condizioni ambientali standard.

La contaminazione batterica
Se il prodotto è stato adeguatamente preservato, i microrganismi sono velocemente eliminati o ridotti di numero, sotto la soglia di sicurezza. Si mima così la peggiore condizione d’uso possibile, quando si immergono le dita non ben lavate nel vasetto o si lascia il cosmetico esposto all’aria per molto tempo. Se la formulazione supera il challenge test, può essere considerata ragionevolmente sicura dal punto di vista batterico. Per ovviare a questo problema, il cosmetico preparato in casa senza sostanze conservanti deve essere utilizzato subito e conservato in frigorifero al massimo per 2 giorni (le basse temperature rallentano la proliferazione batterica); questa stessa precauzione può ritardare inoltre molti processi di destabilizzazione chimico-fisica del prodotto. L’ideale sarebbe comunque addizionare sostanze preservanti adatte per cosmetici, anche se queste non sono facilmente reperibili. Per usarle correttamente sarebbe poi necessaria un’ottima conoscenza delle combinazioni più efficaci, delle massime concentrazioni d’uso consentite dalla legge cosmetica (per evitare sovradosaggi, questi davvero dannosi per la pelle). Alcuni oli essenziali ed estratti vegetali con proprietà antibatteriche note possono comunque essere utilizzati in combinazioni sinergiche a scopi di conservazione.

Evitare gli allergeni
Gli oli essenziali, è importante saperlo, non sono privi di allergeni... ovvero sostanze considerate tra le principali responsabili dell’insorgenza di allergie da profumi in soggetti predisposti. È opportuno che gli individui già allergizzati le sappiano riconoscere per poterle evitare. Dal 2005 esiste l’obbligo di indicare nelle etichette dei cosmetici 26 sostanze (il cui numero sarà prossimamente aumentato) con potere allergenico noto, spesso introdotte come ingredienti costitutivi del profumo. Tra queste, alcuni ingredienti comuni come il limonene, il geraniolo, il linalolo. Per il cosmetico casalingo, se si utilizzano oli essenziali, è bene richiedere al fornitore degli stessi un documento che specifichi la presenza e la quantità degli allergeni contenuti.

Igiene in tutte le fasi
Un’azione accessoria molto importante per garantire qualità e sicurezza al cosmetico riguarda la pulizia dell’ambiente di preparazione. Così come avviene a livello industriale, dove sia l'igiene degli impianti di produzione sia tutte le attività rivolte a mantenere sotto controllo l'esistenza, la crescita e la proliferazione di microrganismi nelle aree di produzione e stazionamento di materie prime, semilavorati, sfusi e prodotto finito, devono rispettare severi requisiti igienico sanitari e specifiche norme di buona fabbricazione (Good Manufacturing Practices, o GMP). Allo stesso modo la stanza e gli strumenti usati per preparare il cosmetico domestico dovrebbero essere “uno specchio”!

Attenzione alle dosi…
Anche i livelli di purezza e il profilo di innocuità degli ingredienti utilizzati determinano la sicurezza del prodotto finito. Il mito che “tutto ciò che è naturale e alimentare è buono” è presto sfatato: tutto dipende infatti dalle quantità d’impiego, dalla corretta conservazione degli ingredienti e dalle loro caratteristiche, nonché dalle (spesso imprevedibili) interazioni che possono verificarsi quando vengono miscelati. Prendiamo ad esempio il peperoncino: l’impiego cosmetico è dovuto agli effetti antinfiammatori, analgesici, lenitivi e antiossidanti della capsaicina che contiene. Questo stesso principio attivo, applicato sulla pelle, stimola le terminazioni nervose e sviluppa una sensazione di calore, con conseguente desensibilizzazione ed effetti analgesici e lenitivi, potenziati inoltre dalla sua natura antiossidante. La capsaicina è tuttavia un forte irritante, per cui deve essere impiegata nei cosmetici in piccolissime quantità (non superiori allo 0,0025%) che sarebbero misurabili con le comuni bilance da cucina solo nel caso di produzione di moltissimi chili di prodotto (eventualità assai remota…).

…e agli angoli
Un altro esempio è quello dello zucchero o del sale grosso o ancora dei noccioli di frutti sminuzzati, usati come scrub casalinghi per il loro effetto esfoliante. I granuli possono presentare spigoli acuti che, in aree del corpo delicate (mucose esterne, viso e occhi), possono essere troppo aggressivi. Il potenziale “graffiante” può essere ridotto se sono applicati sotto la doccia.
I cosmetici presenti sul mercato sono, per legge, “garantiti” dal punto di vista della sicurezza: sono infatti tutti corredati da un dossier in cui si dimostra l’innocuità prevedibile nelle normali condizioni d’uso. Ciò avviene sulla base della letteratura esistente sui componenti, conoscenze scientifiche, dati tecnici e di tossicità, quantità e modalità di utilizzo dei prodotti e risultati di studi condotti per dimostrare la tollerabilità cutanea. Un tipo di cosmetici “semi-casalinghi” sono i preparati pronti all’uso, facilmente reperibili nelle erboristerie o nella grande distribuzione. L’esempio più comune sono le maschere di bellezza: polveri di argilla o miscele di alginati e alghe, da mescolare prima dell’uso con acqua, in rapporti specificati, per ottenere un preparato omogeneo da stendere sulla pelle e rimuovere dopo un certo tempo. L’acqua da addizionare può essere personalizzata con ingredienti funzionali idrosolubili o profumata con oli essenziali. Attualmente ancora poco diffuso in Italia l’impiego di emulsioni base pronte, personalizzabili dal consumatore. Sono creme semplici, miscelabili per semplice agitazione con ingredienti casalinghi come infuso di camomilla, succo di agrumi, amido, olio d’oliva, miele, yogurt ecc. Da evitare invece sicuramente sono i solari “fai da te”, che non solo non proteggono dai raggi UV, ma possono causare reazioni di fotosensibilizzazione nel breve termine e danni irreparabili nel lungo termine.

Luigi Rigano - Chiara Andolfatto
Esthetitaly.com


 

QUAL E' IL PERCORSO PER APRIRE UN CENTRO ESTETICO? ECCO COME FARE

Per aprire un Centro estetico bisogna innanzitutto ricordare che l'attività di Estetista è soggetta a un’autorizzazione amministrativa, ed è regolata dalla legge n. 1 del 1990. È necessario essere in possesso della licenza commerciale.
Norme relative alla struttura
I locali devono essere localizzati a piano terra o seminterrato (deroga art. 8) e avere un’altezza minima di 3 metri (si può arrivare, in deroga, a 2,70 m.). Non tutti i Comuni rilasciano l’autorizzazione per l’apertura di un Centro estetico in un appartamento, pertanto è indispensabile, di volta in volta, verificare le norme territoriali.
Distanza minima tra un Centro estetico e un altro.
Il Decreto Bersani ha abolito la norma che stabiliva le precise distanze.

Documenti necessari
Una volta avuta la certezza di poter utilizzare i locali scelti, è necessario, prima di iniziare i lavori, presentare, presso l’ufficio commercio del proprio municipio, una Dichiarazione d’Inizio Attività timbrata da un tecnico abilitato. La procedura va attuata anche per la costruzione di un semplice tramezzo in cartongesso.
Il DPR n° 380/2001 prevede che la DIA (Denuncia Inizio Attività) debba essere corredata da:
- Storico Urbanistico (Licenza edilizia o concessione o abitabilità, o eventuale condono).
- Atto di proprietà (Donazioni-Rogiti).
- Planimetrie catastali.
- Consenso del proprietario (Aggiornamento catastale).
- DURC (regolare contribuzione dell’impresa).
Nulla Osta Tecnico Sanitario.
Una volta terminati i lavori, per ottenere il Nulla Osta, sono richiesti:
- Abitabilità
- Allaccio in fogna o bolletta acqua
- Disegni tecnici del locale, firmati da un professionista
- Pagamento diritti istruttoria
- Elenco delle attrezzature e delle attività svolte
- Certificazioni Macchinari Utilizzati (CEI, IMQ ecc.).

- Conformità degli impianti realizzati
Per aprire un Centro estetico è fondamentale dunque verificare una serie di progetti, dall’abitabilità dei locali, alla certificazione delle apparecchiature elettro-estetiche utilizzate. Per una consulenza sempre aggiornata potete rivolgervi alle associazioni di categoria.

Fonte: Nennella Santelli,


www.exuviance.it