giovedì 28 ottobre 2010

NATURA E TECNOLOGIA NEI COSMETICI

Il "naturale" è ormai passato da un mercato di nicchia a un settore in espansione continua.

Le vendite di cosmetici organici e naturali sono addirittura raddoppiate tra il 2002 e il 2005, e il loro volume nel mercato italiano del 2006 è giunto a circa 200 milioni di euro. Nel 2008 si è registrata una crescita mondiale del 16% per un valore di mercato pari a 7,9 miliardi di dollari Usa.
Go green!
Ma cosa si aspetta il consumatore quando acquista un cosmetico “naturale”? Quale accezione dà al termine? C’è chi considera tali i prodotti privi di ingredienti di sintesi; per altri “naturale” è sinonimo di consumo responsabile: la natura è associata a un’idea di sicurezza, salute e basso impatto ambientale. Il claim “non testato su animali” è spesso incluso in questa filosofia. Il “naturale” è vissuto come un approccio responsabile nello scegliere gli ingredienti, nel formulare, confezionare, riciclare o smaltire un prodotto in modo sicuro. Interessa quindi sia il produttore sia il consumatore. Ma tutti questi significati sono appropriati o meno? Non possiamo rispondere! Non esiste infatti una definizione ufficiale del termine. La crescente fetta di tale mercato è dunque anche il risultato della mancanza di una definizione scientifica e di ciò che un tale cosmetico dovrebbe o non dovrebbe contenere. Il cosmetologo ha a che fare con centinaia di materie prime che possono ben rappresentare il concetto di “naturale” con diverse sfumature di significato…
• Naturale propriamente detta è una sostanza presente in natura e ottenuta da fonti vegetali, minerali o animali senza modificazione chimica.
• Natural-identico è un ingrediente che si trova in natura ma è prodotto dall’uomo. • Natural-derivati sono i composti completamente naturali ma modificati dall’uomo per ottenere una nuova molecola con proprietà particolari.
• Semi-naturali sono gli ingredienti ottenuti per modificazione chimica di sostanze di origine naturale.
Biocertificati
Alla difficoltà di definire cosa sia “naturale”, si è aggiunta di recente la nebulosa parola “biologico”: comunemente si considera tale un ingrediente ottenuto da una coltivazione che evita l’uso di fertilizzanti sintetici. Attualmente un cosmetico biologico deve essere certificato da un ente adeguato, tale richiesta non esisteva per la definizione “naturale”! Purtroppo sono fioriti in ogni paese uno o più codici di autoregolamentazione per la certificazione biologica; la presenza di numerosi standard e marchi ha creato un’ulteriore grande confusione, specialmente per i produttori internazionali e per i consumatori. Tale complessità è il motivo che ha portato alla creazione del Cosmos: il nuovo standard, che riunisce differenti certificatori europei per sviluppare una norma armonizzata, entrerà in vigore dal gennaio 2010 e stabilirà se il prodotto sarà naturale o biologico. Nel frattempo è stato sviluppato un altro standard: NaTrue prevede tre certificazioni, a seconda che il prodotto sia naturale, biologico oppure naturale e biologico contemporaneamente.
Pro e contro…
La certificazione offre credibilità ma allo stesso tempo limita la quantità di ingredienti utilizzabili e allunga i tempi di sviluppo: i componenti naturali e biologici possono variare in composizione, richiedono maggiore attenzione nella conservazione, sono più costosi e le loro proprietà sensoriali non sono completamente sovrapponibili a quelle degli analoghi di sintesi. Si aggiunga poi il rischio di prestazioni funzionali inferiori del prodotto finito e un costo più elevato… il consumatore è alla ricerca di risultati credibili e visibili ma non è disposto ad abbassare le richieste di gradevolezza ed efficacia! L’insieme di questi fattori è il motivo per cui sul “naturale” si basano molte delle strategie innovative più interessanti: un trend importante è quello che vede le più grandi industrie cosmetiche impegnate a evitare l'uso dei conservanti di sintesi, un’altra sfida è quella di utilizzare ingredienti sì naturali ma anche sicuri… poiché la sicurezza delle formulazioni è, insieme all’efficacia, la priorità più importante!

di Luigi Rigano e Chiara Andolfatto

www.esthetitaly.com







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